La casa di Lord Byron nel Nottinghamshire oggi ci regala un mix impareggiabile tra il fascino monastico di epoca medievale e lo sfarzo dell’epoca vittoriana. L’imponente dimora, conosciuta come Newstead Abbey, nacque infatti come monastero, che ospitava i cosiddetti Agostiniani, cioè i monaci dell’ordine di Sant’Agostino. Nel Cinquecento venne trasformata in residenza privata in seguito allo scioglimento dei monasteri: se questo evento, fondamentale nella storia Inglese, non ti suona familiare, ti consiglio di iscriverti al mio corso sulla Londra Vittoriana.
La casa di Lord Byron: dove si trova
Newstead Abbey si trova circa 20 km a nord di Nottingham e le sue mura racchiudono una storia lunga 800 anni. La sua origine monastica è databile attorno al 12esimo secolo e tuttora all’esterno sfoggia un carattere fortemente medievale. Oggi però è per lo più conosciuta per essere stata la dimora del poeta romantico Lord Byron dal 1808 al 1814, un periodo all’apparenza breve, eppure la residenza è fortemente legata alla storia del poeta. I suoi appartamenti privati infatti rappresentano oggi la parte più importante della visita all’Abbazia. Le stanze, splendidamente decorate e ricche di dettagli ricercatissimi, custodiscono oggetti personali, pezzi d’arredamento unici, lettere, manoscritti, ritratti e, forse più importante di tutto il resto, la scrivania alla quale scrisse gran parte delle sue opere più celebri.
La casa di Lord Byron: la storia
In seguito allo scioglimento dei monasteri, Enrico VIII donò l’Abbazia a Sir John Byron e per diverse generazioni la struttura fu mantenuta nel suo più alto splendore. Quando arrivò nelle mani del 5° Barone Byron però, fu la rovina: non solo il barone lasciò la tenuta all’incuria, ma fece addirittura abbattere alcuni alberi della foresta di Sherwood che circondava la tenuta. Alla sua morte, la proprietà passò in eredità proprio a “quel” Lord Byron che la visitò per la prima volta all’età di 11 anni. Durante quella prima visita, piantò una quercia, che si guadagnò presto il titolo di “quercia di Byron”. Proprio a questo albero Byron dedicò la poesia “A una quercia a Newstead”. Sfortunatamente, nel 1915 la quercia si ammalò e non vi fu verso di salvarla, fu abbattuta e al suo posto ne fu piantata un’altra nel 1988 da un discendente diretto di Byron per celebrare il bicentenario della nascita del poeta.
La casa di Lord Byron: gli interni
Complessivamente, le collezioni all’interno dell’Abbazia attraversano i secoli, fornendoci testimonianze uniche dal tempo in cui l’edificio fu adibito a residenza privata. Rimarrai a bocca aperta di fronte all’incredibile biblioteca come pure al cospetto della Great Hall: la sala è adornata con pannelli in legno lavorato e si dice che provengano tutti dalla stessa, grande quercia.
Oggi dobbiamo l’aspetto spettacolare della residenza a Thomas Wildman, che acquistò la tenuta da Lord Byron nel 1818 e la riportò al suo splendore originale, rimediando alla decadenza causata dallo zio del poeta e alla quale neppure il poeta stesso aveva avuto le risorse per porre rimedio.
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