Tutta Roma s’è riversata sulle tribune del Colosseo. Massimo Decimo Meridio lascia che la folla lo acclami per qualche secondo, poi si china a raccogliere un oggetto da terra. Prima di scatenare l’inferno ha un annuncio importante da fare: “Sono Massimo Decimo Meridio e questo è il mio olio d’oliva preferito”.
Continue readingMedioevo: quando la redenzione diventa un’impresa
Oggi 15esima potenza mondiale per fatturato, la Chiesa iniziò nel Medioevo la sua scalata economica: una ricca offerta commerciale che spaziava dalla redenzione delle penitenze allo sconto per la propria anima.
Continue readingLa vera (terrificante) storia di Cappuccetto Rosso e l’evoluzione dello storytelling
Nel mondo del digital marketing una storia ben raccontata è l’ingrediente principale di una strategia vincente. Una volta creata, una storia respira, evolve, assume nuovi significati. La trama originale di Cappuccetto Rosso, ad oggi sconosciuta e a dir poco terrificante, regala una preziosa lezione a tutti gli aspiranti storyteller.
Continue readingGli illustratori che aiutarono l’America a vincere la Grande Guerra
Gli Stati Uniti avevano appena dichiarato guerra alla Germania. Fu presto chiaro che il conflitto avrebbe richiesto al paese uno spiegamento di risorse senza precedenti. Fu così che a Washington decisero di sfoderare l’arma più potente di tutte: la comunicazione.
Continue readingGrub Street e i copywriter 250 anni fa
Tra pubblicità ingannevoli e testimonial immaginari, a Grub Street era gara a chi la sparava più grossa: oggi li chiamiamo copywriter, ma gli scrittori di testi pubblicitari esistevano già nel Settecento e popolavano un’intera via di Londra.
Continue readingRosée Pasqua e l’incredibile storia del primo cafè di Londra
Tra Starbucks e Costa è guerra all’ultimo cappuccino, ma in pochi sanno che la battaglia tra i café di Londra ha una storia lunga 350 anni. E il precursore di Starbucks fu un servo emigrato dalla Sicilia, sbarcato in Inghilterra armato solo di ambizione, talento e (tanta!) caffeina.
Continue readingFrances Burney e il crowdfunding 200 anni prima di Kickstarter
Da bambina quasi nessuno la chiamava per nome, perché al suo fisico gracilino e alla sua vista corta si addiceva piuttosto l’appellativo di “vecchia signora”. Il padre diceva che all’asilo “passava del tutto inosservata poiché non rivelava alcun talento particolare”. A otto anni non sapeva ancora leggere. A 44 il suo libro Camilla incassò l’equivalente odierno di 220.000 sterline. Era il 1796.
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