Quando si pensa a un collezionista di libri, specialmente di libri antichi, la tendenza comune è quella d’immaginarsi un signore coi capelli bianchi, che nella solitudine della sua lussuosa dimora si perde nella contemplazione dei tesori in cui ha investito una fortuna. Se questo poteva forse essere un quadro pressoché realistico del collezionista di 100 anni fa (come Adrian Joline a cui ho recentemente dedicato un articolo), oggi questo cliché si fa sempre più anacronistico. La sottoscritta è solo uno dei moderni esempi che dimostrano che la carta antica è un amore che colpisce a ogni età, una passione che si accende inaspettatamente e continua ad ardere persino nei cuori di chi vive in un ambiente impregnato di innovazione e tutto ciò che è digital.
Proprio per alimentare il vento che soffia in questa nuova direzione che ridefinisce un mondo del libro sempre più young e cool, e soprattutto sempre più al femminile, sono felicissima di prendere parte a una speciale conferenza che si terrà il domenica 19 gennaio alle 16.00 presso il Salone della Cultura di Milano, intitolata Donne bibliofile. Storie di bibliologia, arti del libro e collezionismo al femminile. L’appuntamento si svolgerà in Sala Leopardi ed è un’iniziativa di Maremagnum e del prestigioso Aldus Club, Associazione Internazionale di Bibliofilia presieduta in passato da Umberto Eco.
Sarà l’occasione perfetta per intavolare una conversazione sulla figura della donna nel mondo del libro antico e moderno, con cenni alle grandi collezioniste del passato e un viaggio tra bibliofilia e collezionismo, legatoria, restauro, commercio e valutazione del libro antico e delle opportunità rivolte ai giovani collezionisti del domani. Insieme a me interverranno l’esperta di libri antichi Chiara Nicolini, la legatrice Cristina Balbiano d’Aramengo e la bibliofila e blogger Noemi Veneziani.
Orari e sede
Domenica 19 gennaio, ore 16-17
Sala Leopardi c/o Salone della Cultura
SUPERSTUDIO PIÙ
Via Tortona, 27 – 20144 Milano (MI)
Si accede alla conferenza con il biglietto del Salone della Cultura