Quando parliamo di castelli, tendiamo sempre a figurarceli come grandi fortezze costruite a scopo difensivo: c’immaginiamo le sentinelle appostate lungo la cinta muraria, troni, famiglie reali. Eppure molti degli Château che oggi rendono celebre la Valle della Loira furono costruiti per pura vanità. Verso la fine della Belle Epoque in particolare, si mostrò prepotente il desiderio di emulare gli sfarzi e la magnificenza dei secoli perduti, ecco perché all’alba del Novecento iniziarono a sorgere costruzioni del tutto nuove, ma dall’anima antica. Potremmo definirli dei veri e propri concentrati di tutto il lusso e gli agi che la tradizione francese aveva da offrire. Tra questi spicca senz’altro lo Château d’Artigny, in cui ho avuto la fortuna di trascorrere una notte durante il mio viaggio in Francia tra Normandia, Bretagna e Valle della Loira.
La storia del Castello di Artigny
La storia del Castello è legata a doppio filo a quella del suo proprietario, il profumiere François Coty. Nato in Corsica nel 1873, Coty arrivò a essere considerato uno degli uomini più ricchi del mondo già nel 1920. Fu un grande imprenditore, il primo nella storia ad aver intuito che il profumo aveva tutte le carte in regola per diventare un prodotto di massa, se affiancato da un’attività di marketing efficace e se proposto in un packaging elegante, ricercato, ma al contempo non troppo costoso. Mentre i profumieri commercializzavano le loro creazioni solo nelle proprie boutique, Coty decise, a dispetto di ogni scetticismo, di vendere i suoi profumi nei grandi magazzini. Alla vigilia della guerra del 1914, i Profumi Coty erano i numero uno nel mondo e l’azienda vantava filiali a Mosca, New York, Londra e Buenos Aires.
Il 30 luglio 1912 Coty acquistò lo Château d’Artigny, costruito alla fine del quattordicesimo secolo. L’uomo d’affari era completamente rapito dal panorama circostante, ma non soddisfatto dall’architettura dell’edificio. Così lo fece radere al suolo e decise di riversare tutta la sua vanità nella costruzione di un nuovo castello ispirato alle dimore del Settecento, in particolare al Castello di Champlâtreux, ma con una modifica: le cucine furono costruite nel sottotetto, così da non interferire con l’elaborazione dei profumi.
Il Castello di Artigny oggi
Oggi lo Chateau d’Artigny si affaccia maestoso sulla Valle dell’Indre, affluente della Loira, ed è circondato da 60 ettari di terreno impreziositi da bellissimi giardini in stile francese, marmi, statue in legno e affreschi. La notizia più spettacolare di tutte però è che… è possibile alloggiarvi! Gestito ormai come un Hotel-Castello, dispone di 56 camere situate sia all’interno dello Château che nelle strutture antistanti, nel Padiglione d’Ariana e nella Città dei Profumi. Vi assicuro che risvegliarvi alla vista della vostra stanza elegante, consumare ogni pasto in sale con colonne dorate e capitelli finemente scolpiti è un’esperienza assolutamente da provare. Scoprirete anche che il bar è stato ricavato da quella che era la biblioteca personale di Coty e ne conserva ancora molti tratti distintivi. Primo fra tutti, la collezione di libri!
Dormire nel Castello di Artigny
Arrivati a leggere fin qui starete sicuramente pensando: alloggiarvi costerà una fortuna! E invece no: certo, i prezzi sono leggermente più alti di quelli che spendereste per un comune hotel nella vicina Tours – anche perché Artigny vanta cinque stelle e tutti i comfort che possiate immaginarvi da un hotel del suo spessore – ma si tratta di una differenza più che giustificata dall’unicità dell’esperienza che offre. Unica nota: considerate che, trovandosi in una location molto suggestiva e sicuramente remota, è necessario che possiate muovervi in macchina, altrimenti dovrete affidarvi a un taxi.
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