Era l’inizio del 2017. Me la ricordo ancora quella domenica pomeriggio, fredda ma piena di sole, che quasi regalava un assaggio di primavera. Immobile alla scrivania, eppure presa a rincorrere il mio entusiasmo per la ricerca e la scoperta dei grandi misteri della vita di Charles Dickens. Muoversi tra l’immensità del materiale disponibile nella nostra era digitale non è certo compito semplice, specie quando si parla di un autore su cui tanto è stato detto, scritto, ipotizzato. Ma non c’è ricerca che non conduca, prima o poi, ai segreti custoditi dalle lettere che l’autore scambiò nell’arco della sua vita con amici, familiari, ammiratori conosciuti e sconosciuti, grandi autori del suo tempo, personaggi amati e odiati. Tuffandomi nella sua corrispondenza, così eclettica e sorprendente, iniziò a balenarmi in testa l’idea che qualcuno nel corso dei decenni doveva pur averla tradotta in italiano. E invece no.
Impiegai ben poco a decidere che il pubblico del nostro paese, così affezionato a Dickens, meritasse di conoscere la meraviglia custodita da quegli scambi privati. E se nessun altro poteva farlo, l’avrei fatto io. Si sa però, che nelle grandi sfide ci si imbarca soltanto con un briciolo di ingenuità: mi aspettavo di muovermi tra quello che immaginavo essere un epistolario esaustivo, composto da tre volumi in totale, quelli curati da Mary Dickens e Georgina Hogarth e pubblicati nel 1880. Quei volumi però si rivelarono in realtà null’altro che la punta dell’iceberg. Scavai e scavai ancora, e nel giro di pochi mesi mi trovai in mano il numero impressionante di oltre 15.000 lettere inviate da Dickens nell’arco di 45 anni, dall’infanzia a poche ore prima del malore fatale che lo colpì a 58 anni. E per le mani avevo trascrizioni, manoscritti originali, manoscritti scansionati, versioni talvolta discordanti tra loro eppure ogni lettera offriva uno spaccato strabiliante della vita del tempo e soprattutto della personalità così inaspettatamente eccentrica del genio che fu Charles Dickens.
Grazie al materiale giunto sino a noi è possibile ricostruire praticamente la vita intera dell’autore quasi giorno per giorno e raccontarla dando la parola nientemente che al protagonista, evitando così anche la più imparziale delle interferenze per mano del biografo. Quello che ho creato, curato e tradotto è a tutti gli effetti un volume che racconta la vita di Charles Dickens attraverso le sue lettere. Non abbiate tuttavia il timore di un testo accademico e poco fruibile: seguendo proprio i precetti dell’Inimitabile (così amava definirsi), ho cercato di ricorrere il meno possibile alle note e inserire invece dei paragrafi di racconto tra una lettera e l’altra, così da creare un flusso continuo, colmare i buchi temporali e dare a voi che leggete tutti gli strumenti per comprendere appieno ogni aneddoto, riferimento, informazione.
Sono inoltre estremamente onorata di aver ricevuto il supporto e la preziosa collaborazione di alcune tra le più grandi biblioteche al mondo, tra cui la British Library, la New York Public Library e la Morgan Library, nonché quella del Charles Dickens Museum e del Garrick Club di Londra. L’opera è pubblicata con l’approvazione dell’attuale detentore dell’eredità letteraria dell’autore cioè il Comandante Mark Dickens. Mi emoziona quindi annunciarvi che oggi Abeditore vi presenta il primo di due volumi, sorprendenti nel contenuto e nella forma: un’esperienza sensoriale inaspettata che vi catapulterà immediatamente indietro nel tempo, al momento in cui il sigillo in ceralacca si spezza e la busta rivela la grafia del vostro corrispondente inaspettato.
Charles Dickens – Una vita in lettere vi aspetta dal 30 novembre in tutte le principali librerie. Potete anche pre-ordinarlo su Amazon cliccando qui.
Inutile sottolineare che si tratta di un giorno molto speciale per me, e la mano mi trema un po’ a scrivere questo articolo. Prendetelo per il momento come un piccolissimo assaggio di tutto quel che vi racconterò nei giorni a venire sia qui sul blog che sui miei canali social, per questo vi invito a seguirmi sulla mia pagina Facebook e su Instagram.
Vi lascio per il momento con la sinossi ufficiale del volume:
Molto più di un semplice epistolario, questo volume racchiude la prima parte di una selezione di oltre 150 lettere inedite in italiano, incastonate in una narrazione biografica, a comporre la storia più avvincente che Dickens abbia mai scritto, ma che mai avrebbe pubblicato. L’autore ci regala un racconto di prima mano dell’impeto della gioventù, le passioni e i drammi che condussero e s’intrecciarono alla fama planetaria e ci accompagna fino al concepimento del suo capolavoro e alter ego letterario David Copperfield. Dickens si fa così protagonista e spettatore della scena che lo vediamo dividere con i grandi del suo tempo, tra cui Washington Irving, Victor Hugo, Elizabeth Gaskell, la Regina Vittoria e Michael Faraday. Un concentrato di energie che attraversa i secoli e che ci offre l’emozione straordinaria di sedere alla scrivania in compagnia del solo e unico Charles Dickens.