Da bambina quasi nessuno la chiamava per nome, perché al suo fisico gracilino e alla sua vista corta si addiceva piuttosto l’appellativo di “vecchia signora”. Il padre diceva che all’asilo “passava del tutto inosservata poiché non rivelava alcun talento particolare”. A otto anni non sapeva ancora leggere. A 44 il suo libro Camilla incassò l’equivalente odierno di 220.000 sterline. Era il 1796.
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